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Il Cross-Linking Corneale (CXL) si è affermato negli ultimi anni come terapia di elezione del cheratocono, in grado di evitare nella maggior parte dei casi il trapianto di cornea.. Si tratta di un trattamento parachirurgico “a bassa invasività”, che consiste in un “rinforzo” della cornea ottenuto mediante l'effetto combinato di vitamina B2 e raggi ultravioletti. In Italia il dottor Paolo Vinciguerra dell'Istituto Clinico Humanitas, fin dal 2006, è stato unico centro di riferimento italiano del primo studio multicentrico internazionale europeo.
Trattamento: fotodinamica cornealeIl metodo anche noto come “fotodinamica corneale” è una terapia parachirurgica che ha come obiettivo quello di aumentare la connessione fra le fibre e la loro resistenza. Esse compongono la cornea, ed in questo modo contrastare e in buona parte dei casi arrestare l'evoluzione del cheratocono. Prevede una prima fase di “impregnazione” della cornea, mediante istallazione di gocce di collirio a base di riboflavina, la vitamina B2; successivamente si procede alla fase di “irradiazione”esponendo il tessuto corneale ad un fascio laser di raggi ultravioletti di tipo A (UVA) a basso dosaggio. Grazie all'azione combinata della vitamina B2 e dei raggi UVA si ottiene un aumento dei ponti molecolari che conferiscono maggiore resistenza agli strati più interni della cornea, rendendola più rigida e meno soggetta al processo di sfiancamento, caratteristico del cheratocono. Quando ve ne sia indicazione è molto importante intervenire precocemente, poichè il cross-Linking è in grado arrestare l'evoluzione del cheratocono a partire dal momento in cui viene esso trattato.